giovedì 12 novembre 2015

Torta al cioccolato, castagne e olio d'oliva con pere caramellate al cardamomo

Non è che non lo sapessi; non è che non ci avessi già pensato e rimuginato sopra... è che sembra essere accaduto tutto troppo in fretta. 
Nonostante siano passati due mesi, non mi sono ancora abituata a una casa così vuota, così spoglia, così silenziosa. 
Non riesco ad abituarmi agli armadi vuoti, alle scarpe allineate che prendono la polvere, all'appendiabiti troppo spoglio, ai tre posti a tavola...ma soprattutto a quell'odore estraneo di pulito e a quell'ordine innaturale che regna quando socchiudo la porta della loro camera.
Eh già, dopo aver avuto due sorelle in giro per casa per tanto tempo, è dura abituarsi tutto a un tratto a non averne nessuna
C'è la più grande, che è stata la prima in tutto; che è sempre impegnata e dice di non avere mai tempo, ma poi si arrende e invece di studiare mi porta a raccogliere le more in campagna. 
A volte è lunatica e basta un niente per farla arrabbiare, ma poi è la prima a venire a chiederti scusa. Lei è quella creativa, che sa fare tutto e non gli sfugge nulla, che va per la sua strada e se ne infischia di quello che pensa la gente. Lei è quella che critica tutto senza avere paura, e che quando cucino io mi chiede sempre se ci ho messo il sale. 
A volte mi sento stupida accanto a lei, e leggo e rileggo mille volte i post perché so già che lei ci troverà diecimila errori di grammatica...
Conoscendoti a questo punto mi avrai già mandato un centinaio di messaggi, scrivendomi che tutte queste smancerie me le potevo anche risparmiare, che le foto sì, sono carine, ma... "sei sicura che il cioccolato e il cardamomo stiano bene insieme???"
E poi c'è la seconda, anche se tutti la scambiano sempre per la terza, quella con gli occhi chiari e il sorriso di mamma. 
Lei è quella che ha sempre avuto idee chiare e coraggio da vendere, è la più sportiva, la più determinata. È quella che non piange mai e se lo fa c'è sempre un motivo, ma se inizia a ridere è capace di farlo per ore, e con le lacrime agli occhi.
Lei è quella pratica, che mi guarda con sufficienza quando faccio le foto a un cesto di frutta, o mi emoziono per una zucca arancione, però poi è sempre la prima a chiedermi se la torta è cotta o se è avanzata un po' di crema. A lei puoi dire di tutto e non ti prenderà mai per scema, e se vuoi un consiglio o una parola gentile non devi fare altro che chiedere.
È proprio a loro che non posso fare a meno di pensare quando ascolto questa canzone, canticchiata insieme tante volte, senza capire che parlava di noi.


Mia sorella mi assomiglia e io lo so che cosa prova 
perché mia sorella in questo mondo non si trova. 
Vuole avere ragione, vuole vincere lei, vuole essere sicura 
perché mia sorella è forte solamente quando ha paura.
[...]
Mia sorella parla, parla e non fa dire una parola, 
ride solo per dispetto e solo il pianto la consola...

Mia sorella che mi tira le parole le ciabatte,
ma poi vuole ancora il bacio della buonanotte...

E allora mi piace immaginarle in una di queste mattine grigie, alle prese con le strade piene di biciclette o con una lezione particolarmente noiosa, di ritorno dagli allenamenti o semplicemente assonnate, davanti al tavolo della colazione: tirano fuori furtive un pacchetto di carta marrone, infilano dentro la mano e trovano questa tortina che sorride loro complice. 
La squadrano per un attimo, prima di tagliare la prima fetta. Poi la annusano, incuriosite, o forse la addentano senza esitazione: e mentre le pere, avvolte morbidamente dal cioccolato, si sciolgono in bocca, forse ripensano alle nostre colazioni di qualche mese fa, alle chiacchiere pigre e ai progetti per la giornata, e all'immancabile dolcetto che ogni settimana faceva capolino dalla cucina...
E anche io penso a voi, ogni mattina, e per ingannare il tempo nell'attesa di avervi qui tutte come una volta, ho sfornato qualcosa che mi faccia compagnia... :-)

Cioccolato per Lucia, semplicemente, perché lei con i dolci è una di poche pretese.
Castagne per Silvia, perché se riesci a aprire quel guscio duro e spinoso è dolce, anche se non lo ametterebbe mai ;-)
E infine, pere e cardamomo per me, perché un ingrediente solo non mi basta e cerco sempre di fare le cose complicate, ma poi mi innamoro di quelle semplici. 
Eccola qua... non lasciatevi spaventare dal titolo e prendetene pure una fetta... io vi aspetto! <3 <3

Ma mia sorella è mia...e un giorno si innamorerà,
io dopo con chi litigo e chi mi mancherà?


TORTA AL CIOCCOLATO, CASTAGNE E OLIO D'OLIVA CON PERE CARAMELLATE AL CARDAMOMO

Ingredienti per uno stampo da 18-20 cm:
2 uova
100 g di zucchero di canna
80 g di farina di castagne
150 g di farina 00
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
100 g di cioccolato fondente 
60 g di olio extravergine d'oliva delicato
150 ml di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
4 capsule di cardamomo
1 bustina di lievito per dolci
1-2 pere angelica 


1) Sciogliete il cioccolato a bagnomaria. Aggiungete l'olio d'oliva, mescolate bene e lasciate intiepidire.
Aprite le capsule di cardamomo e pestate i semini nel mortaio fino a ridurli in polvere.
2) Montate le uova con lo zucchero, aggiungete la vaniglia, il cardamomo, il cioccolato fuso e mescolate.
3) Setacciate le due farine insieme al lievito e al cacao e unitele a poco a poco all'impasto, alternandole al latte.
4) Versate l'impasto in uno stampo unto e infarinato e decorate la superficie con le pere sbucciate e tagliate a fettine.
5) Infornate a 180°C per 50 minuti circa (se usate uno stampo da 18 cm serviranno anche 60 min, fate comunque la prova stecchino).
Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di tagliare a fette.

Per le pere caramellate:
2 pere angelica 
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 capsule di cardamomo
2 cucchiai di liquore a piacere (amaretto, rum... Io ho usato questo liquore speziato all'arancia) 

1) Sbucciate e tagliate a spicchi le pere. Pestate nel mortaio i semini del cardamomo.

2) In una padellina fate sciogliere lo zucchero con il liquore e il cardamomo; aggiungete le pere e fatele caramellare per una decina di minuti a fuoco dolce, mescolando spesso delicatamente.

3) Servite la torta a temperatura ambiente con le pere calde calde. Una delizia!! ;-)

Con questa ricetta partecipo al contest di Ricami di Pastafrolla“Il tuo piatto Rock”


7 commenti:

  1. Non c'è che dire, questo è proprio il mio dolce preferito. Ed è strano, perché lo dico senza averlo assaggiato... Oggi non è una mattina nebbiosa, ma soleggiata. Tuttavia mi manca QUEL sacchetto, quello che sopravvive ai chilometri e ne esce tutto sommato vincitore, che qualsiasi cosa ci sia dentro la peschi sempre con piacere e trepidazione. Dopo tutte queste smancerie di cui mi sono già pentita mi affretto a pubblicare il commento prima di cancellarlo... E ti dico grazie Elisabetta, compagna delle mie scampagnate e litigate: quando eri piccola e imbranata col cibo, chi avrebbe mai immaginato tutto questo?

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    1. Già, chi l'avrebbe mai immaginato?? Io neppure... ma le cose più belle sono quelle insapettate! ;-) Il sacchetto è qua che ti (anzi vi!) aspetta... A prestissimo! :-*

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  2. Cara Elisabetta,
    è la seconda volta che capito sul tuo blog e per la seconda volta mi hai fatto emozionare, commuovere fino alle lacrime.
    è bello sentire una ragazza così giovane dare tanta importanza alla famiglia, agli affetti, alla lentezza, ai valori di una volta.........
    sei una persona speciale, tua madre sarà stata e sarà per sempre orgogliosa di te.

    La torta la provo subito.
    grazie
    lara

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    1. Ciao Lara! Piacere di conoscerti e grazie per la visita. Se provi la torta fammi sapere, sono curiosissima di sapere cosa ne pensi! ;-)

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  3. Mamma mia che bella ricetta! Complimenti cara, mi ha veramente rapito.
    Grazie per aver pendsato a me con una torta così deliziosa! Un saluto, a presto Emanuela.

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