mercoledì 20 settembre 2017

Casarecce con sugo di palombo, taccole e olive taggiasche per l'MTC n°67

...ovverosia la "Pasta col Pesce"!
Io, la pasta col pesce?? Chi mi conosce bene starà già sghignazzando senza ritegno... ma partiamo dal principio.
In principio fu l'MT Challenge, la diabolica sfida culinaria che crea dipendenza e che volge ormai alla sessantasettesima edizione. 
Dopo il cheesecake, i macarons e il sartù di riso credevo di aver toccato il fondo e aver finalmente sconfitto ogni timore culinario... ma si sa, all'MTC bisogna sempre aspettarsi di tutto, e così è stato. 
La pasta col pesce, di Cristina Galliti del blog "Poveri ma belli e buoni"

L'avrò ripetuto infinite volte che non sopporto (quasi tutto) il pesce, che non so cucinarlo e che riesco a mangiarlo solo nei modi e nelle forme in cui il suo sapore si senta il meno possibile, ma a quanto pare Cristina non ne era al corrente e ha voluto giocarmi un bello scherzetto :-P 
Nonostante tutto questo, complici le vacanze appena trascorse, l'imminente ritorno in Romagna (dove la cucina di mare fa da padrona ;-) ), e non ultimo un certo gusto per le sfide e le sperimentazioni sregolate... la sventurata rispose.
Vorrei poter dire di aver consultato vecchi manuali di cucina e innumerevoli riviste, soppesato con cura ogni ingrediente, sfilettato chili di pesce per allenarmi, sperimentato e assaggiato mille varianti... e invece la mia pasta col pesce è nata un po' per caso, gironzolando tra i banchi del mercato e della pescheria, con il vuoto più totale in testa e un certo ribrezzo per quelle ceste di pannocchie brulicanti ancora vive. 
La luce nelle tenebre è stato uno sparuto mazzetto di taccole, nascosto in un angolo tra foreste di insalata e cataste di pomodori troppo maturi, e in una frazione di secondo ho deciso che si poteva fare. 
Taccole e pomodoro (perché, a detta di mamma, "Le faceva così anche mia zia!"), e insieme al pomodoro le olive taggiasche, che sono così buone e con i sughetti vanno a nozze, e allora perché non pesce, pomodoro e olive, terzetto alla moda ligure già consolidato? 
La scelta del pesce si è rivelata meno ardua del previsto: non sono molti i pesci che conosco, e ancor meno quelli che mi piacciono, se poi fra questi bisogna selezionare quelli più adatti a un sugo di pomodoro... beh, insomma, avete capito!
La parte difficile è stata liquidare un pescivendolo forse un po' troppo zelante: 
"E che, non li prendi du calamaretti?? Guarda che belle 'ste pannocchie! Senti a zio, con du alici è la morte sua!" 
Io, a metà tra il terrorizzato e l'inorridito: "No grazie, solo coda di rospo!" 
"Allora te la pulisco e te la taglio!" 
"Ma, veramente..." e già immaginavo la Van Pelt furente, che reclamava foto del filetto e dello sfilettamento, pena l'esclusione dalla gara.
A questo punto, vorrei poter dire di aver preparato una buonissima pasta col pesce, azzeccando dosi, ingredienti e accostamenti al primo tentativo, con tanto di belle foto per ogni passaggio e tutti vissero felici e contenti. Vi piacerebbe!
La sottoscritta, non soddisfatta del connubio taccole/coda di rospo, ha ben pensato di fare un secondo tentativo... ma quando, qualche giorno dopo, è tornata al mercato alla ricerca del persico, ha trovato una brutta sorpresa: le taccole, forse non più di stagione, erano sparite, e con loro anche il simpatico pescivendolo, rimasto imbottigliato nel traffico per via di un terribile incidente. 
Così, il persico è diventato per necessità palombo e le taccole sono state miracolosamente ritrovate in un negozietto di periferia, quando si era ormai spenta ogni speranza e due tristi zucchine erano già pronte a rimpiazzarle dalle retrovie. 
Tutto è bene quel che finisce bene... e quando, alle 3 suonate, è stata portata in tavola la famigerata "Pasta col Pesce", nessuno ha trovato nulla da ridire: anzi, è calato il silenzio perché tutti avevano la bocca piena ;-)) 



 CASARECCE CON SUGO DI PALOMBO, TACCOLE E OLIVE TAGGIASCHE

Ingredienti per 4 persone
Per il fumetto:
10 mazzancolle
1/2 gambo di sedano
1/2 carota
1 piccola cipolla
1 scalogno
1 rametto di prezzemolo
2 grani di pepe nero
500 ml di acqua fredda

Pulite e sgusciate le mazzancolle.
In una pentola capiente riunite gli scarti dei crostacei (teste, zampette e carapaci) e gli aromi, coprite con l'acqua fredda e portate a ebollizione. 
Fate sobbollire a fuoco basso per circa 30 minuti, schiumando a fine cottura.
Spegnete, filtrate il fumetto e tenetelo in caldo.

Per il sugo:
350 g di casarecce (io trafilate al bronzo)
600 g di pomodori maturi da sugo (tipo San Marzano)
150 g di taccole
1 trancio di palombo da 300 g 
25 olive taggiasche sott'olio
1 scalogno (o 2 piccolini)
1 mazzetto di prezzemolo fresco
sale e olio extravergine d'oliva

1) Immergete i pomodori in acqua bollente per pochi minuti, quindi spellateli e riducete la polpa a pezzettini.
3) Sbollentate le taccole in acqua leggermente salata, scolatele e tagliatele a listarelle lunghe un paio di centimetri.
2) Sciacquate il palombo, asciugatelo e privatelo della lisca centrale e di tutte le spine. Tagliatelo a tocchetti spessi 1-2 cm.
3) Tritate finemente lo scalogno e il prezzemolo, quindi fateli soffriggere in un tegame ampio con qualche cucchiaio d'olio extravergine. Unite la polpa di pomodoro e qualche mestolo di brodo e lasciate cuocere per una decina di minuti. Unite le olive taggiasche ben scolate e fate insaporire.
4) Quando il pomodoro è cotto, aggiungete anche le taccole sbollentate e il palombo. Cuocete altri 5 minuti, aggiustate di sale e spegnete il fuoco.
5) Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente (circa 2-3 minuti prima della fine della cottura) e unitela al sugo.
6) "Spadellate" vigorosamente le casarecce nel sugo, aggiungendo un mestolino di brodo caldo se questo risulta troppo asciutto, profumate con qualche foglia di prezzemolo crudo spezzettato e servite immediatamente.
Alla prossima ricetta!
E. <3

7 commenti:

  1. Oh finalmente! Dopo secoli cucini qualcosa di serio =D! Peccato però che io non sia a casa... Quindi aspetto il prossimo piatto di pesce!

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  2. Bella ricetta, il palombo è un pesce che non utilizzo ma tu mi hai incuriosito a provarlo.

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  3. hahahaha ho letto di gusto il tuo simpaticissimo post e brava che hai vinto la reticenza e ti sei buttata!! Non mi sarebbe dispiaciuta la coda di rospo ma rispetto il tuo gusto. Guarda un umidino niente male, direi perfetto anche con le casarecce. Unica domanda: perché il brodo di gamberi piuttosto che un brodo di pesce da lisca, più adeguato al palombo. Ma ben vengano i gamberi pur di farti mangiare il pesce!!! :-)

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  4. Ciao, splendida ricetta... peccato le foto piccole che meritano invece di essere più grandi perchè molto belle!

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  5. Palombo con le taccole, non ci avrei mai pensato. Da provare al più presto. Grazie per la ricetta :)

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  6. La Van Pelt ride e apprezza. Lo sforzo,in primis,ma anche e soprattutto l'aver ripetuto un piatto che tu dici (e sottolineo il tu dici) non essere nelle tue corde,perchè non soddisfatta del risultato. Ora lo so che mi ci mandi :) ma io non avrei messo le taccole. Ci sono già le taggiasche che la fanno da padrone, accendendo la sapidità del piatto, le taccole finiscono per distrarre dal sapore del mare. Oppure, avrei lasciato le taccole e avrei attenuato il pomodoro,usando magari il concentrato a piccole dosi. Resta il fatto che sia un ottimo piatto,appetitoso e "confortevole" e che tu abbia siglato questa gara con una bellissima proposta.Brava!

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  7. eh sì capita anche a me di vivere queste avventure rocambolesche pur di fare quello che ho in mente!! Grazie per questa pasta succulenta e anche il formato che hai scelto le rende giusto merito!

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